C’è ancora qualcuno che ascolta la radio, nell’epoca di internet?
Io si, parecchio.
A differenza della tv mi concilia il disegno, e alternandola con un po’ di musica [Spotify?] è un sottofondo perfetto.
C’è però qualcosa di meglio: i Podcast.
I Podcast sono una svolta: trattano argomenti per cui sono in fissa, in alcuni casi durano così tanto da occuparmi un’intera sessione di disegno e sono un piacevole rituale da seguire con cadenza regolare.
Una sorta di voce amica.
Ecco quindi i 5 podcast che dovreste ascoltare almeno una volta nella vita.
Ma innanzitutto…
Che cos’è un podcast?
Se siete aggiornati tecnologicamente sapete già tutto, quindi saltate a piè pari ‘sto paragrafo.
Se invece non sapete cos’è un podcast, presto detto: senza inutili tecnicismi, è ‘na specie di programma radio su internet.
Per ascoltarli non serve molto, basta procurarsi un programmino che permetta di abbonarsi [qui una lista: Five Best Podcast Managers] o scaricarsi direttamente le singole puntate [in fondo sono semplici file mp3].
Se siete utenti apple, potete usare iTunes su Mac/Windows e l’applicazione Podcast su iPhone/iPad, che vi sincronizza tutto [vi permette di iniziare a sentire una puntata su computer e finirla di ascoltare su tablet e viceversa].
Fino a qualche anno fa era praticamente impossibile trovarne in lingua italiana, ultimamente invece stanno iniziando a diffondersi e se cercate bene praticamente tutte le radio hanno una sezione “podcast” sul loro sito [generalmente da cui scaricare puntate o pezzi di puntata].
Personalmente, quelli seguo con più passione sono i programmi nati e cresciuti attorno all’idea di podcast.
A metà tra il blog e le radio libere degli anni ’70, se vogliamo.
E visto che sono un nerd…
Ringcast
Argomento: Videogiochi
Periodicità: Più o meno una volta al mese.
Durata: Variabile. Da 1 ora e mezza a sfidare la Divina Commedia.
Sito Ufficiale: http://ringcast.tumblr.com/
Ringcast è stato ‘o primm ammore.
All’epoca in Italia probabilmente erano in due a sapere cosa fosse un podcast, e io non ero tra questi.
Partito all’incirca 100 milioni di anni fa, il programma era nato come costola audio della compianta Ring [non la conoscete? vi siete persi solo la miglior rivista di videogiochi di sempre].
Nato come One Man Show di Tommaso De Benetti [un uomo di cui ho imparato a scrivere il nome solo 5 minuti fa], il format era sostanzialmente quello del presentatore + ospite da intervistare.
[ricordo tra le altre la puntata con Giacomo Talamini di Hive Division].
Il programma è esploso verso la puntata numero nonmiricordo con l’ingresso di Ferruccio -Fioruccio, Florenzio?- Cinquemani e Vincenzo -Vitoiuvara- Aversa, diventando RingCast: Nerd Coop.
Una tavola rotonda incasinata di news, recensioni di videogiochi ma anche pannolini sporchi, case allagate, traslochi e chi più ne ha più ne metta.
Formula che va avanti ancora oggi.
Nel tempo si è arricchito di nuovi ospiti [il mitico ing. Michele, il nonhabisognodipresentazioni Dr. Manhattan] e purtroppo ne ha persi altri [gli Elio e le Storie Tese stanno pensando di comporre una canzone stile “Litfiba tornate insieme” per riportare il Dr. Vitoiuvara nella cricca].
Perchè lo ascolto.
Per le sparate del Caro Leader Gatsu, per i dotti interventi di Papà Fioruccio, per le puntualizzazioni dell’Ingegnere, per le recensioni degli orridi giochini dei Cavalieri del Dr. Manhattan…
Ma anche e soprattutto perchè la cricca di Ringcast è ormai un po’ parte della famiglia.
Wiskast
Argomento: Videogiochi
Periodicità: Una volta al mese.
Durata: 2 ore circa.
Sito Ufficiale: http://wiskast.blogspot.it/
Creato dal ninjerello con la vuvuzela Cryu e dal tenero, rosa orsetto Wis[ky], Wiskast è il podcast definitivo per gli hardcore gamer.
Tanto Ringcast è caciarone [Gatsu & co potrebbero fare una serie di puntate anche senza parlare di vg e li seguirei lo stesso], tanto Wiskast è incentrato sul Gameplay®.
Proprio lui, quello con la G maiuscola e il marchio registrato alla fine.
Le analisi dei giochi recensiti sono quanto di più dettagliato si possa chiedere, decisamente illuminanti.
Questo qualunque sia l’argomento trattato: dai gioconi con l’uber grafica, i set pieces e i raggi fotonici di Cryu alle meravigliose nerdate di Wisky [che non ho mai toccato manco con un bastone, ma sono sempre interessanti da ascoltare].
Ah, le copertine sono qualcosa di assolutamente geniale.
Perchè lo ascolto.
– Perchè l’analisi che fanno dei giochi è la migliore sulla piazza.
Non sulla piazza ristretta dei podcast di videogiochi, si badi bene, intendo proprio paragonati al resto della critica videoludica italiana.
– Perchè mi hanno fatto scoprire Bulletstorm, e non li amerò mai abbastanza per questo.
Tizzoni d’Inferno
Argomento: Fumetti
Periodicità: Mensile
Durata: 30-45 min.
Sito Ufficiale: http://www.trasmissione.eu/i-programmi/tizzoni-dinferno/
Vi è mai capitato di entrare in un bar affollato, sedervi ad un tavolo e scoprire a fianco due dei tuoi fumettisti preferiti che parlano allegramente del più e del meno?
No?
A me neanche, ma da quando ascolto Tizzoni d’Inferno mi sono fatto un’idea di cosa potrei origliare, nel caso 🙂
Creato dal mito Tito Faraci, Tizzoni d’Inferno è un classico podcast/chiacchierata tra presentatore e ospite.
La differenza, in questo caso, la fanno i protagonisti della trasmissione.
Nelle 18+1 puntate andate in onda fin’ora hanno trovato posto artisti del calibro di Paolo Bacilieri, Diego Cajelli, Michele Medda, Giorgio Cavazzano [Giorgio Cavazzano!], Silvia Ziche, Roberto Recchioni e così via.
Un must per ogni amante dei fumetti.
Consiglio vivamente non solo di abbonarsi al podcast, ma anche di scaricare e recuperare le puntate passate.
Perchè lo ascolto.
Perchè l’impostazione da “chiacchierata tra amici“, gli argomenti trattati e gli ospiti presenti lo rendono un appuntamento imperdibile nel mese.
Una mezz’oretta / tre quarti d’ora assolutamente piacevoli.
Players Podcast
Argomento: Cinema, Fumetti, Videogiochi, ecc…
Periodicità: <<Libera! Lo stiamo perdendo! Libera!>>
Durata: Tra 1 e 2 ore.
Sito Ufficiale: http://www.playersmagazine.it/tag/podcast/
Players Podcast nasce come supplemento audio della rivista Players [non la conoscete? male], e da essa ne eredita gli argomenti principali.
Cinema, musica, videogiochi, arte, letteratura e tecnologia trattati finalmente con la maturità e il rispetto che meritano.
Le puntate fin’ora pubblicate sono 8, a intervalli di tempo più o meno casuali [l’ultima, ahimè, risale quasi ad un anno fa].
I temi trattati spaziano da quelli quasi monografici [Indie Game: The Movie, la bella intervista alla responsabile italiana di Spotify] ad altre tematiche più generali in cui si esplora l’universo della fotografia, dell’editora e del cinema italiani.
Tra le altre, ho trovato molto bella e particolarmente interessante la puntata/intervista dedicata agli illustratori italiani con gli interventi di Emiliano Ponzi ed Olimpia Zagnoli.
Completa l’opera una “tavola rotonda” finale con consigli su bellarobba da tenere d’occhio.
Sperando che riprendano prima o poi gli aggiornamenti, vi consiglio di recuperare gli arretrati!
Perchè lo ascolto.
Il tono professionale, la qualità degli interventi e la freschezza dei temi trattati lo rendono una pietra miliare dei podcast italiani.
Falli da Dietro
Argomento: Calcio
Periodicità: Settimanale
Durata: 1 ora
Sito Ufficiale: http://vitoiuvara.podbean.com/
E’ il miglior podcast sportivo presente su iTunes.
Forse pure l’unico.
La conduzione e la produzione è affidata alla combriccola Alfieri–Magni–Siface–Nasti–Aversa, dall’ottimo estro ma dai microfoni piuttosto scarsi 🙂
[ma forse qui l’editing dello Iuvara c’entra qualcosa mi si fa notare che l’Aversa non edita più da tempo il podcast]
Incredibilmente, l’eterogeneo team di conduttori [che vanta tra gli altri l’unico tifoso juventino capace di commentare un partita seriamente] riesce a smarcarsi dalla caciara delle trasmissioni sportive-tipo e imbastisce un’ottima trasmissione.
Divertenti, approfonditi, genuinamente improvvisati.
L’unica vera alternativa -intelligente- alle radio sportive locali.
Perchè non di soli fumetti vive il nerd, ma anche di zotici sport nazionalpopolari.
Perchè lo ascolto.
Da quando l’Inter fa cagare così tanto, in effetti mi sto chiedendo anche perchè continuo a seguire il calcio.
Questa è appunto una carrellata veloce dei 5 podcast che ascolto più spesso, quelli a cui ci voglio bene.
Se la cosa interessa, possiamo provare a farla diventare un appuntamento fisso.
Io non edito più Falli da Dietro, maledizione.
Ah cazzo, notavo un leggero miglioramento in effetti 🙂
Correggo subito!
Fa sempre piacere sapere di persone che ascoltano i tuoi stessi podcast..è come sentirsi un po meno nerd. 😉
Siamo tutti una grande famiglia 😀